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1 [marzo/aprile 2008] - La profezia del Veltro |
Nel canto I dell'Inferno Dante incontra la famosa lupa, famelica e selvaggia, che ne blocca il cammino di fuga dalla profonda crisi esistenziale, economica e sociale e chiede aiuto al suo vate: |
Vedi la bestia per cu’ io mi volsi; aiutami da lei, famoso saggio, 90 ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi".
Virgilio gli consiglia altro cammino e profetizza per lui e per noi la profezia del Veltro che forse a giorni potrà avverarsi.
"A te convien tenere altro vïaggio", rispuose, poi che lagrimar mi vide, 93 "se vuo’ campar d’esto loco selvaggio; ché questa bestia, per la qual tu gride, non lascia altrui passar per la sua via, 96 ma tanto lo ’mpedisce che l’uccide; e ha natura sì malvagia e ria, che mai non empie la bramosa voglia, 99 e dopo ’l pasto ha più fame che pria. Molti son li animali a cui s’ammoglia, e più saranno ancora, infin che ’l veltro 102 verrà, che la farà morir con doglia. Questi non ciberà terra né peltro, ma sapïenza, amore e virtute, 105 e sua nazion sarà tra feltro e feltro. Di quella umile Italia fia salute per cui morì la vergine Cammilla, 108 Eurialo e Turno e Niso di ferute. Questi la caccerà per ogne villa, fin che l’avrà rimessa ne lo ’nferno, 111 là onde ’nvidia prima dipartilla.
Chi questa belva sia e cosa per Dante e per noi rappresenti, chi il Veltro liberatore d'Italia dalla tremenda tabe, ben lo veggiamo attraverso il velame delli versi strani e quanto fare si debba perchè tutto ciò si avveri, anche sappiamo. Animo quindi, auguri e grazie al divino poeta, maestro e donno.
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