In una parrocchia molto “bene” di Torino, la Crocetta, che ha un bravissimo parroco, sono stati invitati Giancarlo Caselli e don Luigi Ciotti a parlare su «Solidarietà e legalità». Riferiamo alcune affermazioni.
C'è un clima di odio, di banalità di massa, di ignoranza saccente, di cui il web è un grande bacino, e di cui la politica si nutre.
C'è una «dittatura della maggioranza» (Tocqueville): il governo è legittimo, ma ascolta solo la sua base, e disattende o sbeffeggia gli organismi “terzi” che devono esercitare il controllo di legalità, e la stampa che esercita il controllo sociale.
La filosofia del «decreto sicurezza» è la difesa tribale della comunità nazionale e dei nostri confini: affondino i barconi dei migranti, ma non tocchino il sacro suolo! Separa persone di serie A e persone di serie B. Accresce l'insicurezza, moltiplica i “clandestini” che nel 2020 saranno 620.000, il 22% in più.
C'è un clima di diseguaglianza, che è nemica di solidarietà e legalità, valori di tutti. Ai bambini poveri, a Lodi, si impone la prova di povertà, ai ricchi di Ischia si dà il condono. Clima di «me ne frego» dei più deboli. La nuova presidente della commissione parlamentare per i diritti umani, aveva scritto: «Un forno gli darei ai migranti che chiedono una casa popolare». Se il ministro degli interni è indagato, disprezza la magistratura: «Ogni iniziativa contro di me è una medaglia sul petto». È il linguaggio del fascismo.
Sotto veste di legalità sono compiuti atti ingiusti (Riace, Aquarius, Diciotti, decreto sicurezza). Bisogna fare cose giuste in modo giusto: iusta iuste.
I casi riconosciuti di difesa legittima con armi private sono pochissimi. Il fenomeno è gonfiato per propagandare la paura e rendere la difesa privata armata sempre legittima. Sono diminuiti i reati contro la proprietà, ma si vuole un allarme artificiale, per strappare consensi in una società feroce. Dov'è la legalità in tutto questo?
Solidarietà e legalità non si contrappongono: legalità è solidarietà, ed è uguaglianza.
C'è un gran ritorno dell'eroina: un morto ogni due giorni. La produzione è aumentata del 30%. È problema degli adolescenti. 2 milioni e 300.000 giovani sono senza scuola né lavoro. C'è corruzione e mafie. Nel decreto sicurezza i migranti sono considerati insieme a mafie e corruzione.
La deriva xenofoba oggi è legittimata politicamente: è una grave frantumazione dello stato di diritto! È alimentata la paura. La condizione umana è fragile, molti si sentono insicuri: ma saperlo ci rende forti. Una società forte accoglie la fragilità degli altri, dei più deboli.
Le leggi vanno rispettate, anche a Riace. Mimmo Lucano ha imboccato delle scorciatoie per generosità, non per guadagno. Riace è un'esperienza di valore, un modello. È forse un reato l'umana solidarietà? C'è la legge dei codici e la legge della coscienza. Lucano poteva essere contestato, ma non arrestato! Il Gruppo Abele fa accoglienza. Per cambiare le leggi ingiuste si lotta civilmente. Anche con la disobbedienza civile? Se si incorre in una vertenza giudiziaria, le leggi incostituzionali possono essere annullate dalla Corte, se impugnate dal giudice.
Respingere chi fugge da situazioni in cui l'Occidente ha responsabilità storiche e attuali (colonialismo, multinazionali che depredano i paesi poveri), è causare le migrazioni che sono «deportazioni indotte».
Ma, in giro per l'Italia, si vede troppa neutralità, rassegnazione, gente che sta a guardare, indifferente.
La Chiesa deve essere coscienza critica della società. I credenti devono essere credibili. La speranza nasce dove c'è vita; è fragile se non è condivisa: la speranza è un bene comune. Le relazioni umane sono importanti, sono l'essenza della vita. Gli “altri” sono il termometro della nostra umanità. L'accoglienza è la base della civiltà.
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