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teologia
Un frammento di pietra di un glorioso cenobio Pur in una scelta del tutto arbitraria, s’è tentato di dar conto della finezza narrativa di un autore troppo poco conosciuto e ancor meno compreso, originale per la via intrapresa che ancor oggi ha trovato pochi adepti. >> Leggi.....
Dire Dio nelle storie (mancine) di uomini «Il paradiso, come la terra, non è fatto solo di militanti politici, ma anche di mercanti, poeti, pescatori e massaie, tornitori, sindacalisti e mimi, prostitute e peccatori di ogni genere, e, perché no, di monaci, vescovi e, buoni ultimi, quasi nel limbo, di laici ‘non qualificati’ né qualificabili, per i troppi e troppo superficiali impegni tenuti insieme nella loro vita sbiadita e confusa» (Quale Dio? p. 249). >> Leggi.....
La parola del dramma e del sublime Seguendo quel filone inaugurato dalla celeberrima sentenza di Theodor W. Adorno sull’impossibilità di scrivere poesia dopo Auschwitz, Bodrato sostiene come tale ostacolo ricada piuttosto sulle indagini filosofiche e teologiche, rivelatesi entrambe inadeguate di fronte all’esperienza del male: «proprio dal dialogo con la fatica letteraria deve ripartire il pensiero riflessivo per cercare di dare forza e incisività alle proprie domande e alle proprie risposte. >> Leggi.....
Il narrare teologico, opera notturna di lotta (e benedizione) «Il suo oggetto [quello della teologia narrativa] non è tanto Dio che si rivela, quanto l’uomo che risponde alla chiamata di Dio. >> Leggi.....
La natura narrativa della parola di fede «Il racconto ha generato l’ebraismo e il cristianesimo: ha insegnato a fare domande e le domande hanno generato altri racconti. >> Leggi.....
Chi vive muore e la sua vita, con la vita di altri, si completa Nei mesi di novembre e di dicembre ho pubblicato due articoli sulla necessità di riproporre alla comune attenzione il tema antico e intramontabile del binomio vita- morte (il foglio 466 e 467). Per ragioni diverse, in primis l’estrema delicatezza e difficoltà dell’argomento, ho tenuto in sospeso la conclusione. Mi è stato chiesto di affrettarla. Questo l’esito temporaneo e periclitante. >> Leggi.....
Al centro della Croce sta l’Ombelico di Dio Non penso sia per noi possibile riflettere seriamente sull’intrinseca relazione tra vita e morte, che caratterizza la nostra esistenza (foglio 466), prescindendo dalla contemplazione del corpo nudo e tumefatto del Crocefisso, da alcuni considerato «la più alta manifestazione della presenza di Dio in terra», da altri «l’uomo dei dolori». >> Leggi.....
IL BAMBINO CON L'ACQUA SPORCA? Quanto segue è un tentativo di riflessione prendendo spunto dal testo di Roger Lenaers Il sogno di Nabucodonosor (o la fine di una Chiesa medievale) (Massari, 2009). >> Leggi.....
Gesù non parla di famiglia, e nemmeno di matrimonio Ai vescovi presenti in sala al Congresso di Verona sulla famiglia, ricordiamo che Gesù non ha mai trattato il tema della famiglia, che il suo messaggio e i suoi costumi abituali (ethos) sono a-familiari, sino al micidiale «Chi non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli e le sorelle... non può essere mio discepolo» (Lc 14,26). Come mai allora tanta insistenza sulla famiglia? >> Leggi.....
Gesù fuori dal mito Ci muoviamo nella scia di Roger Lenaers: già con Il sogno di Nabucodonosor (o la fine di una Chiesa medievale) (Massari 2009), aveva colpito al cuore la mitologia delle epoche passate. >> Leggi..... Pagina: 1 2 3 4 5 6 7 8 Prossima |
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