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etica
Recuperiamo la morte alla vita Il 25 settembre 2019 la Corte Costituzionale ha ribadito l’invito al Parlamento ad adeguare le leggi sul fine vita ai principi di libertà ed eguaglianza della Costituzione, e ha precisato che tale adeguamento comporta la cancellazione sia della equiparazione tra «istigazione e aiuto al suicidio», presente nella legislazione italiana come residuo del Codice Rocco (1930), sia della relativa condanna a otto anni di carcere per chi, su richiesta di un malato terminale, lo aiuta a morire. >> Leggi.....
LE PARABOLE "IMMORALI" Le parabole, fino a poco tempo fa, erano per lo più viste come racconti "edificanti", quasi come le favole di Esopo e Fedro. E se qualche particolare poteva disturbare, ce lo spiegavano come pura metafora. >> Leggi.....
Libertà negata alla coppia La parte migliore dell'enciclica del 1968 si trova all'inizio in cui si pone correttamente la questione in un linguaggio moderno: «Tale stato di cose fa sorgere nuove domande. >> Leggi.....
La nutrizione artificiale è un atto medico La nuova legge, approvata lo scorso 14 dicembre 2017 in via definitiva dal Senato, intende tutelare il diritto alla dignità e all'autodeterminazione della persona, fornendo ai cittadini un sistema di disposizioni sul cosiddetto fine-vita, sino ad oggi assenti nel nostro sistema legislativo. Composta di 8 articoli, riguarda principalmente il consenso informato, la terapia del dolore, le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) e la figura del fiduciario. >> Leggi.....
Sono sempre stato colpito dalla forza e dalla paradossalità della bella immagine poetica con cui Kant, apparentando la visione del «cielo stellato sopra di me» e la presa d'atto della presenza della «coscienza morale dentro di me», si propone di sintetizzare l'esito della sua complessa riflessione filosofica nelle pagine conclusive della Critica della ragion pratica. >> Leggi.....
Che cosa è questa voce «Due cose riempiono l’animo mio di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel trascendente, fuori dal mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza» (Immanuel Kant, Critica della ragion pratica, Conclusione) >> Leggi.....
A che cosa serve la ricchezza? Chi sostiene che la colpa maggiore del capitalismo consista nello sfruttamento dei poveri del mondo al punto da causare la morte per fame di un notevole numero di persone, potrebbe rimanere sconcertato nell'apprendere che la popolazione mondiale è più che raddoppiata in questi ultimi cinquant'anni. >> Leggi.....
NON ABBIAMO VIAGGIATO INVANO Gli antichi chiamavano “confessioni” le pagine personali affidate al lettore che si spera benevolo. L'età, gli anni che passano, non sono una perdita, ma un guadagno. Perdi qualcosa e incontri, acquisti, ricevi in dono – come un dono è la vita – altro, cose nuove, risultati di ciò che lasci e di ciò che ti attende. >> Leggi.....
ESISTE SOLO CIÒ CHE È “NARRABILE”?
«È infinitamente più facile soffrire comunitariamente che soffrire in solitudine, infinitamente più facile soffrire nel corpo che nello spirito». Queste affermazioni di Bonhoeffer (Resistenza e resa, Paoline 1988, p. 71) dovrebbero essere imparate a memoria e appese al muro da chi tende a dimenticare, a rimuovere, ciò che significa sofferenza in solitudine e sofferenza nello spirito. Ma bisognerebbe aggiungere: «È infinitamente più facile soffrire quando possiamo narrare la nostra sofferenza». >> Leggi.....
PRELUDIO E FUGHE SUL BENE E SUL MALE >> Leggi..... Pagina: 1 2 3 4 Prossima |
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