|
Mappa | 12 utenti on line |
![]()
|
politica
B. E LA DEMOCRAZIA A RISCHIO La democrazia umanistica è un progetto avviato nella storia, ma incompiuto. Ogni realizzazione storica va valutata secondo l’orientamento, sebbene graduale, che cerca di seguire. La Costituzione italiana, fondamento e programma della Repubblica, è quanto di meglio al mondo su questa via. Il carattere democratico, umanista e civile delle successive maggioranze politiche va misurato sulla nostra Costituzione. >> Leggi.....
DISCUTENDO INTORNO A UNA SCONFITTA Allargando lo sguardo dai risultati elettorali italiani a quelli europei, possiamo vedere che la difficoltà della sinistra, sia elettorale che programmatica, non è una nostra prerogativa, né è dovuta solo ad errori di questo o quel leader, ma rispecchia una crisi più profonda e generale. Quel che dicevamo l’anno scorso sulla vittoria di Sarkozy in Francia (cfr. foglio 343) si può infatti ripetere oggi per la sconfitta della sinistra in Italia o per il tracollo laburista nelle recenti amministrative inglesi. >> Leggi.....
VERSO LA RIFORMA ELETTORALE L’Italia è nuovamente alle prese con il dibattito sul sistema elettorale. Un tema decisamente complesso; tanto più che, piegato dagli attori politici ai più svariati interessi di parte, viene presentato all’opinione pubblica in maniera confusa, non priva di accenti ideologici. Proviamo dunque a fare chiarezza e a sgomberare il campo dai principali equivoci. >> Leggi.....
PER LA COSTITUZIONE DI UNA NUOVA SINISTRA La vittoria di Sarkozy alle presidenziali francesi e poi alle legislative, ripropone con forza un problema che già da qualche anno si dibatte in tutta Europa e in particolare in Italia: il superamento in politica dei concetti di destra e sinistra >> Leggi.....
GLI ELETTORI DI PRODI (NON) SONO DI SINISTRA. GLI INTELLETTUALI INVECE…
Gli elettori di Prodi sono di sinistra? Il popolo italiano è di sinistra? Anzi: il mondo è di sinistra? Oppure tutto il mondo non è piuttosto “berlusconiano”? E ancora: quanti, in Italia e altrove, sarebbero disposti ad andare contro le sacre leggi del “mercato”, e a uscire dall’alleanza atlantica? Cioè: quanti sarebbero disposti a cambiare radicalmente il loro modo di vivere in nome della pace, della giustizia, della salvaguardia del creato? >> Leggi.....
FINANZIARIA, IL GIOCO DELLE PARTI
L’economista Mario Deaglio, nel corso di una recente conferenza, ha dato alcune informazioni interessanti: l’Unione Europea contribuisce ormai al prodotto mondiale in misura inferiore all’America latina «ma non ce ne accorgiamo perché siamo relativamente più pochi»; il recente accordo di collaborazione tra Cina e Angola prevede che nei prossimi dieci anni si trasferiscano in Africa circa 4 milioni di cinesi «un po’ come se in Italia accogliessimo 18 milioni di cinesi intenti a rifarci scuole, ferrovie e autostrade»; e infine che il pagamento degli stipendi pubblici in Italia e molte altre spese dello Stato sono possibili grazie alle “generose” sottoscrizioni del debito pubblico italiano da parte della Banca Centrale Cinese. >> Leggi.....
PACE CON MEZZI PACIFICI Nel movimento per la pace italiano, di fronte alle vicende politiche sull’Afghanistan e sul Libano, si sono determinate due posizioni: intransigenti e “politici”. I primi, in nome di pacifismo e nonviolenza assoluti, vedono gli interventi come partecipazione alla guerra unica dell’Occidente in Asia. I secondi cercano anche vie politiche per il superamento della regola nefasta della guerra infinita, e valorizzano l’intervento Onu in Libano (diverso dai precedenti, accettato dalle parti, per la prima volta da Israele) come sostitutivo dell’azione unilaterale illegale di Usa e soci, platealmente e sanguinosamente fallita. >> Leggi..... Pagina: Indietro 1 2 3 4 5 |
![]()
|
copyright © 2005 il foglio - ideazione e realizzazione delfino maria rosso - powered by fullxml |